Alla ricerca della semplicità

La semplicità riguarda il sottrarre ciò che è ovvio e l’aggiungere ciò che ha senso (John Maeda)

 

In questo complesso ma affascinante lavoro, vi sono alcune linee guida che ci accompagnano ogni giorno nella progettazione.

Per procedere con rapidità e chiarezza abbiamo ritenuto necessario definire una nostra scala di valori, come riferimento per affrontare le problematiche del progetto. Questa sequenza valoriale vede al primo posto lo spazio, solo successivamente la funzione e a seguire la forma.

Teniamo molto alla concretezza che deve essere centrale in ogni lavoro. Non esiste un buon progetto che non sappia calarsi nel concreto dei vincoli definiti dalle funzioni, dai materiali, dalle tecnologie.

E’ sempre importante dare spazio alla ricerca ed all'innovazione, diventate un'energia indispensabile all'industria per entrare sul mercato e vincere la concorrenza. E' bene dire che questa innovazione deve essere nel contempo tipologica, morfologica e funzionale.
E' pure auspicabile favorire l’intreccio e la contaminazione con altri settori (auto, oggettistica, arredamento ecc.) e anche con altre discipline (moda, grafica ecc.).

Fondamentale è anche la qualità del rapporto tra progettista e imprenditore nonché tra progettista e staff tecnico del cantiere. Per noi un buon rapporto umano è centrale per ottenere il meglio da tutto il gruppo di lavoro.

Va ricordato anche che il design non può ridursi al solo progetto razionalista; esso si avvale anche della citazione, cioè di una memoria attiva e critica per recuperare le culture passate, ricollocandole in una prospettiva storica che ne consenta la necessaria attualizzazione.

Determinante è anche riconoscere la forte componente emotiva da trasferire nell'oggetto progettato, componente strategica per il suo successo, molto più delle sue caratteristiche tecnico-pratiche.

Va detto infine che è importante una corretta ed approfondita analisi di marketing, per aiutare a centrare gli obbiettivi del progetto. Ma è altresì fondamentale che il creativo sappia mantenere una forte autonomia, per evitare il rischio di una omologazione e di un appiattimento del progetto.